Invernomuto – VERNASCACADABRA

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La Giacca del Lettore

Xing presenta il nuovo LP VERNASCACADABRA di Invernomuto, ottava uscita di XONG collection - dischi d'artista. L’uscita è su vinile bianco, in edizione limitata e numerata di 150 copie, assieme ad una tiratura di 10 collector’s edition accompagnate ciascuna da un multiplo: una coperta jaquard con l'immagine originale utilizzata anche per la copertina del disco.   (* A seguito dell'esaurimento immediato, per ottobre 2023 è prevista una seconda tiratura in 20 copie con variazione cromatica).

VERNASCACADABRA raccoglie una serie di composizioni per ocarina che si inseriscono in un percorso storico-musicale che Invernomuto porta avanti da anni, a partire dal suono e dagli immaginari che genera. L'ocarina è uno strumento a fiato tradizionalmente costruito in terracotta. Il nome deriva dalla sua forma, che ricorda una piccola oca senza testa. Si sostiene che lo strumento fu inventato nella provincia bolognese da un artigiano di Budrio, intorno alla metà del XIX secolo e da lì si diffuse in varie aree geografiche (Austria, Sud Tirolo soprattutto, ma anche Corea, Giappone, Perù e Ungheria). A parte gli utilizzi tradizionali e folkloristici, l’ocarina compare in alcune celebri colonne sonore di Ennio Morricone, nelle composizioni di György Ligeti, in una serie anime giapponese degli anni ’70 (Capitan Harlock), la utilizzarono i Duran Duran, e nel seminale videogioco The Legend of Zelda: Ocarina of Time assume una funzione di macchina del tempo e teletrasporto. VERNASCACADABRA, il cui titolo fonde una formula magica col nome dell’antico borgo piacentino da cui provengono i due artisti, intreccia cultura vernacolare e pop partendo dai suoni estremamente semplici delle ocarine ricomposti in un catalogo di pezzi ballabili di fattura artigianale. VERNASCACADABRA apre un vocabolario eterodosso che attinge da presunti e immaginati repertori medievali, memorie offuscate di flauti rituali e, più dichiaratamente, declina il genere UK drill come 'tagliente' metafora esistenziale.

Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza 1982. Vivono e lavorano a Milano). Invernomuto è autore di progetti di ricerca articolati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere fra loro interconnesse. Su una base teorica comune Invernomuto tende a ragionare in modo aperto e rizomatico, sviluppando differenti output che assumono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, nel contesto di una pratica definita dall’utilizzo tanto disperso quanto puntuale di media differenti. La realtà vi è osservata secondo principi e interessi documentaristici, ma per restituirne una rappresentazione immaginifica e quasi astratta, che apre a margini di riflessione e interrogazione critici. Invernomuto indaga in particolare universi sottoculturali, muovendosi attraverso pratiche diverse, in cui l’idioma vernacolare fa parte di un percorso di avvicinamento e affezione alle culture orali e alle mitologie contemporanee, osservate con uno sguardo che desidera esserne profondamente contaminato e rigenerato. All’interno di questo processo un ruolo fondamentale è svolto dalla dichiarata inautenticità di alcuni dei materiali utilizzati, che sottolinea non solo il dato reale ma anche quello fittizio e mistificato delle realtà che Invernomuto esplora. Fondatori della record label e organizzazione musicale Hundebiss, entrambi gli artisti sviluppano inoltre linee di ricerca individuali, con i progetti musicali Palm Wine e STILL.